di Sergio Carriero
Circa dieci studenti Issr di Capua, accompagnati dai proff. S. Carriero e A. Formola, si sono ritrovati nel pomeriggio uggioso e piovoso di venerdì 22 novembre, a Cascano di Sessa Aurunca alle ore 16.00, ospiti della parrocchia “San Giuseppe”, retta da don Roberto Palazzo, docente Issr di Sacra Scrittura, per le attività previste dal Laboratorio di Religiosità Popolare nel suo secondo anno di attività.
Scopo dell’incontro è tentare la comprensione del senso religioso di una comunità come quella di Cascano di Sessa Aurunca attraverso gli strumenti della ricerca sociale, e abilitare gli studenti del Laboratorio a saper gestire e condurre attività come:
- Le interviste in profondità a persone significative del luogo, per esplorare le esperienze personali, le credenze, i significati che si attribuiscono alla credenze e pratiche religiose locali, il personale rapporto con la fede e la comunità di appartenenza;
- I Focus group: discussioni di gruppo per stimolare il dibattito sulle credenze e far emergere le opinioni contrastanti.
Don Roberto Palazzo, padrone di casa, ha invitato alcuni suoi collaboratori e diaconi locali ed in particolare il prof. Pasquale Stanziale, filosofo, antropologo e fine studioso delle tradizioni locali che ci ha intrattenuto per oltre un’ora ricostruendo l’itinerario compiuto dal gruppo di ricerca costituito nel 1990 nell’ambito del Sinodo Sessano, dall’allora vescovo mons. Raffaele Nogaro, promosso nei primi anni ’90, riassunti in tre macro-aree:
1. Costumi e mentalità del popolo sessano. Sulla scorta di precedenti studi antropologici dell’area aurunca, sono emersi elementi relativi alla mentalità ed al costume che possono essere cosi delineati:
- Utilitarismo – di origine agraria, elemento costante e diffuso nella struttura sociale della comunità;
- Il modello culturale di riferimento fino agli ani ’60 è stato quello “umanistico” che non è stato in grado di affrontare le concrete contraddizioni di una società in via di modernizzazione ed ha smorzato ogni spirito di progresso sociale producendo familismo, conservazione e clientelismo ed in ambito religioso l’osservanza formale del credo religioso ma vuota di contenuti autentici;
- La politica intesa come familismo, conservazione e clientelismo;
- Consumismo e competizione sociale
2. La ricerca “Calenzo”, effettuata dall’Università di Roma nel 1983, probabilmente l’unica ricerca sociologica condotta sul campo, dalla quale emerge un quadro sociale che evidenzia una comunità in cui allo scarso livello di culturizzazione si unisce una passività sociale ed una apatia conservatrice, con una tendenza all’isolamento più che al rinnovamento.
3. La religiositàdel popolo sessano che evidenzia:
- Scarsa partecipazione dei fedeli alla vita parrocchiale;
- I maschi che partecipano alla vita della parrocchia sono ¼ delle femmine;
- Maggiore partecipazione dei fedeli nelle frazioni (ben 45) rispetto a Sessa Centro.
Si riscontra la prevalenza di un devozionismo con finalità utilitaristiche ed una visione magico – sacramentale per cui il divino viene strumentalizzato alla soddisfazione dei bisogni individuali.
Si è convenuto dopo ampio confronto, di ritrovarsi ancora a Cascano, mentre don Roberto ed il prof. Stanziale ci hanno assicurato la loro collaborazione nell’individuare una decina di testimoni significativi del sessano che i nostri studenti potranno intervistare dopo opportuna formazione.