Un folto pubblico composto da studenti, docenti ma anche semplici appassionati, ha preso parte al convegno teologico La cattedra di Teresa dedicato a santa Teresa di Lisieux, tenutosi lo scorso Giovedì 19 Ottobre presso l’ISSR Santi Pietro e Paolo – Area Casertana, di Capua.
Quest’anno viviamo il 150esimo dalla sua nascita, inoltre proprio in quella data, 26 anni fa, nel 1997, San Giovanni Paolo II la dichiarava Dottore della Chiesa annoverandola come «esperta della scientia amoris», conferendo a questa giovane un titolo così alto per il suo contributo a far conoscere il Vangelo e a far amare il Signore secondo una via tutta particolare.
Qualche giorno prima, Papa Francesco ha voluto dedicarle una esortazione apostolica, C’est la Confiance, sulla fiducia nell’Amore Misericordioso, pubblicata nel giorno della memoria liturgica di Santa Teresa d’Avila, perché Teresina è un frutto luminoso della riforma carmelitana.
L’Istituto, inoltre, ha voluto creare e proporre alla propria comunità una sosta spirituale per riflettere sulla piccola via. Seguendo anche l’indicazione di papa Benedetto XVI che, in alcune catechesi, riprese il tema della sua «Scienza dell’amore» proponendo Teresa di Lisieux come «una guida per tutti, soprattutto per coloro che, nel popolo di Dio, svolgono il ministero di teologi» (7 aprile 2011), una sorta di “patrona” per l’Istituto.
La straordinarietà di Teresina, come affettuosamente la chiama anche papa Francesco nella sua esortazione, risiede nella sua totale fiducia in Dio. Nel MS C,31r: 271 leggiamo questo invito rivolto a tutti coloro che si sono abbandonati all’amore di Dio che, oggi, potrebbe rispondere alle ansie e alle paure che viviamo: «Noi non dobbiamo pensare a ciò che ci può capitare di doloroso nell’avvenire, perché allora è mancare di fiducia». Papa Francesco ha chiosato dicendo che se siamo nelle mani di un Padre che ci ama senza limiti, questo sarà vero qualunque cosa accada.
Dopo la presentazione della prof.ssa Assunta Scialdone e i saluti del direttore, don Guido Cumerlato, ha tenuto la relazione, don Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, Custode del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus, esperto di pastorale familiare, che da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione seguendo la “piccola via” di Teresa. Egli è stato cappellano a Lisieux, nel Santuario di Santa Teresa, per due anni dall’ottobre 2015 all’ottobre 2017. Tanto che, dal 2016, è curatore di diversi articoli pubblicati sulla rivista teresiana di Lisieux “Thérèse di Lisieux” dedicati alla spiritualità dei coniugi Martin.
La sua relazione, infuocata e accorata, profonda ma di agevole ascolto, ha trovato ampia accoglienza presso la platea e presso l’Arcivescovo di Capua, mons. Salvatore Visco, moderatore dell’Istituto, anch’egli presente e vivamente soddisfatto della serata.