Luigi Mozzillo – Giuseppe Centore, cosmografia di un capuano cantore di Dio e dell’uomo

Questo studio costituisce, probabilmente, la prima retrospettiva completa sull’opera di don Giuseppe Centore, teologo, filosofo e poeta capuano, dopo la sua scomparsa, avvenuta l’11 settembre scorso. Ripercorrendo le tappe di un lungo, complesso e articolato percorso umano e intellettuale, l’autore offre una ricostruzione coerente di temi e motivi che hanno caratterizzato lo sviluppo del pensiero di Centore, intrecciato indissolubilmente con la tradizione storica e spirituale della «capuana civitas», eppure sempre attento ai segni dei tempi e alla vita della Chiesa universale.

Girolamo Dal Maso – Un corpo tra passione e riforma. La fabula mistica di Caterina da Siena

Partendo da alcune riflessioni di Michel de Certeau sulla spiritualità moderna, si analizza un “graphic novel” su s. Caterina da Siena, prestando attenzione alla rilevanza teologica del modo in cui viene elaborato il materiale visuale e narrativo. Attraverso il confronto con un artista multimediale italiano contemporaneo (Luca Tanzini) si evidenziano alcuni tratti ancora attuali dell’esperienza della terziaria domenicana in riferimento alla riforma ecclesiale: la figura del selvaggio che esce dai canoni classici, l’importanza della corporeità (il corpo della santa e quello della chiesa simboleggiano nella messa alla prova), la dimensione affettiva e quella orante tra raccoglimento e missione, i tratti di una femminilità insieme disciplinata e libera, la tensione tra passione e azione. Questo saggio intende anche mostrare l’utilità e la duttilità degli strumenti ermeneutici elaborati da de Certeau in una prospettiva interdisciplinare insieme raffinata e stimolante di sorprendente attualità.

Antonio Ianniello – La sacralità di un territorio: dal mito al culto

Testo della relazione tenuta dal prof. Ianniello il 15 maggio 2023, a Capua, presso l’aula magna dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ss Pietro e Paolo” della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, nel corso della presentazione del volume curato da F. DUONNOLO e B. MARELLO, MaDonne. Madre e vita in Terra di Lavoro, editori Paparo, Roma-Napoli 2022.

Giadio De Biasio – Nessuna Guerra in nome di Dio

Dinanzi alla «terza guerra mondiale a pezzi» stigmatizzata da Papa Francesco e all’escalation del conflitto tra Israele e Palestina, si rende urgente il monito verso i teologi di altre confessioni religiose, affinché assumano rigorosamente il compito di annunciare il loro Dio come dio per la pace. In questo contributo, in prospettiva cattolica, è stato presentato il postulato teologico della pace fraterna, sintetizzabile nella frase: «nessuna guerra in nome di Dio». Tale postulato, già riscontrabile in Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, è stato investigato nel magistero di Papa Francesco, in cui emerge in modo ricorrente la denuncia contro ogni uso strumentale del “nome di Dio” per finalità belliche o terroristiche. La posizione netta e profetica del Santo Padre consente un fecondo rapporto dialogico con altre confessioni religiose, in particolare con l’Islam, nella chiara consapevolezza che la fede comune nel Dio Creatore possa sostenere l’impegno per una fratellanza umana, orientata alla pace mondiale e alla convivenza comune.